Il problema dell'obesità
L'obesità viene definita come una "patologia cronica multifattoriale a componente multigenica sulla quale intervengono fattori ambientali in grado di determinarne l’espressione clinica, la cui manifestazione più evidente è rappresentata dall'aumento del peso corporeo, dovuto ad un eccessivo accumulo del tessuto grasso di deposito". Riguarda approssimativamente il 33% della popolazione con paesi industrializzati, ma si sta diffondendo anche nella popolazione giovane che sembra essere una categoria particolarmente a rischio. Da un punto di vista filogenetico l'obesità è una condizione patologica nuova, che ha avuto una crescita esplosiva negli ultimi anni ed è opinione comune che stia per diventare uno dei primi cinque problemi di salute pubblica a livello mondiale.
Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli progressi nello studio delle complicanze dell'obesità, è anche migliorata la conoscenza delle strategie di prevenzione e trattamento di questa condizione ad esempio i programmi alimentari. Tuttavia nonostante i successi teorici, non è stato ottenuto un controllo efficace sull'incidenza dell'obesità a livello della popolazione. Le conoscenze su fisiopatologia dell'obesità sono ancora oggi incomplete, sembrano esservi coinvolti diversi fattori: sociali, comportamentali, culturali, fisiologici, metabolici e genetici. Recentemente proprio a questi ultimi si è dedicata molta attenzione perché nei casi di obesità si sono osservati associazioni familiari e genetiche, il che ha fatto ipotizzare la presenza di una predisposizione individuale.
La dieta ed il mantenimento
La semplice prescrizione della dieta è stata a lungo tempo e per alcuni versi è ancora l'unica forma di terapia proposta per l'obesità spesso con un sostegno di tipo farmacologico, tale approccio ha dato risultati ampiamente insoddisfacenti, particolarmente nel mantenimento a lungo termine del peso perduto, poiché i 2/3 delle persone che perdono peso lo riacquistano entro un anno e dopo cinque anni quasi tutti i pazienti a dieta tornano al peso iniziale. Il maggiore problema, nel trattamento dell'obesità, è mantenere il calo ponderare ottenuto e le ricadute sono forse il fattore più importante nel fallimento della terapia.
La maggior parte degli studiosi sono concordi nell'affermare che nessuna prescrizione medica (dietoterapica e/o farmacologica) ha, da sola, la capacità di ridurre stabilmente il peso nel soggetto obeso, se non si modifica contemporaneamente il comportamento con programmi alimentari e lo stile di vita. Studi recenti avvertono come la restrizione dietetica, in particolare se spinta a livelli minimi di introito calorico, possa costituire un importante fattore di rischio per l'insorgenza di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). L'obesità si accompagna per una percentuale di casi vicina al 30% a disturbi del comportamento alimentare del tipo BED, in questi pazienti risultano assolutamente inadeguati gli interventi basati sulla prescrizione dietetica, mentre raccolgono sempre maggior successo modelli terapeutici integrati.
Prima visita
Anamnesi fisiologica e patologica e del comportamento alimentare attuale;
Test bioimpedenziometrico per determinare la massa grassa, la massa magra, l'acqua totale, l'eventuale ritenzione dei liquidi ed il metabolismo basale;
Impostazione di una dieta personalizzata sulla base delle indicazioni dei vari test effettuati.
Seconda visita
Esame della risposta fisica e psicologica della dieta;
Test bioimpedenziometrico per determinare la massa grassa, la massa magra, l'acqua totale, l'eventuale ritenzione dei liquidi ed il metabolismo basale;
Controllo e analisi dell'andamento del peso e del metabolismo;
Prescrizione di un nuovo regime alimentare personalizzato.
Controllo del peso
Visite periodiche GRATUITE per monitorare sia l'andamento della risposta al regime dietetico e sia l'eventuale necessità di variare l'alimentazione in caso di una risposta non soddisfacente.
Auricoloterapia
Trattamenti personalizzati per migliorare la capacità di seguire la dieta ed ottenere risultati migliori e più duraturi:
La possibilità di intervenire sul comportamento alimentare mediante la stimolazione di zone ben definite del padiglione auricolare, è l'elemento peculiare dell'impegno di questa terapia nel trattamento dell'obesità. Il comportamento alimentare è il risultato della stretta interazione tra fattori alimentari, cognitivi, emotivi e biologici, che costituiscono una rete assai difficile da analizzare. Quelli biologici, rappresentati dalla sensazione di fame e sazietà, svolgono un ruolo molto importante nell'influenzare l'assunzione di cibo in tempi brevi ed è proprio su questi due aspetti che sembra agire principalmente la stimolazione auricolare.
- Modificazione della sensazione di fame;
- Insorgenza di un precoce senso di sazietà;
- Riduzione degli episodi di "craving" (ricerca smodata di un cibo, molto frequentemente dolci) e degli episodi di "Binge Eating";
- Azione positiva sugli "effetti psicologici della restrizione dietetica" (ansia, ostilità, irritabilità, abbassamento del tono dell'umore);
- Azione positiva sulla cenestesi.
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